È qualche giorno che mi è tornato in mente questo libro. Da quando è scattata l’emergenza in molte regioni italiane
Lungi da me ovviamente paragonare la peste al Coronavirus ma ritengo interessante invece il paragone delle reazioni umane davanti a qualcosa che ci spaventa e che sfugge al controllo. La sensazione di inadeguatezza che ci invade, la paura rivolta irrazionalmente verso tutto ciò che ci circonda, il sospetto vrrso tutti, descritto magistralmente anche da Manzoni ben prima di Camus.
Quando studiai i Promessi Sposi e quando lessi questo libro la prima volta anni fa ero convinta che l’umanità fosse ora diversa,
Rillegerlo ora è stato illuminante chiarendomi quanto invece sia rimasta uguale.
La paura ci cambia, ci rende più vulnerabili, ci mette improvvisamente davanti la nostra cadudicità.
Poi c’è chi invece si ostina a volersi credere immune, e arriva a deridere gli altri e a ciecamente negare che nessuno lo è davvero e anche qualora lo fosse potrebbe essere veicolo di contagio verso i più deboli. E qui subentra il menefreghismo e l’egoismo che non so quanto siano meglio del panico di chi all’opposto si lascia travolgere.
Approfitto per mandare un abbraccio a tutti quelli che hanno parenti ricoverati e immagino che aggiungano alla preoccupazione l’indignazione per chi dice ‘ma tanto muoiono solo gli anziani’ come se essere vecchio fosse una giustificazione per non curarsi della loro sorte, anche qualora fosse vero che colpisce in maniera violenta solo certe categorie.
Capisco che sia più tranquillizzante crederlo. Torniamo al discorso di prima ci fa sentire invulnerabili e poco importa se però diventiamo “untori” ambulanti per i più deboli
Voi come state?
Come si sta affrontando l’inizio dell’emergenza sanitaria nella vostra città?
Trovo molto interessante l’idea di ritrovare nei libri qualcosa della nostra attualità, per me l’opera giusta per questo momento è quella al nero della Yourcenar.
E’ vero hai ragione. E’ molto adatto. Stasera lo tiro fuori per rileggerlo. Grazie del suggerimento
Anch’io ho rispolverato questo classico, che ancora non avevo letto, in questi giorni, e mi sorprende trovarlo per niente tetro – almeno nell’atmosfera, nella resa: poi la desolazione per come siamo fatti noi esseri umani, purtroppo c’è.
Già e non è cambiata
Come sempre, i grandi libri e gli autori che li hanno scritti sanno raccontare molto di noi esseri umani. Non l’ho mai letto, ma sicuramente vale la pena procurarselo.