“Sherlock Holmes si crogiola in un sorriso di finta modestia quando si ritrova per qualche motivo al centro dell’attenzione. Il più delle volte mi piacerebbe non dargli la soddisfazione di porre domande, ma siamo uomini e la curiosità spesso domina sull’amor proprio.”⠀
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Un giallo molto originale e ben scritto.⠀
Mi ha incuriosita fin dal momento in cui l’autore Raffaele Garzone me ne ha parlato. ⠀
Già a partire dal titolo “Due morti e quattro cadaveri”. Come può essere? ⠀
Continuando con i detective, che ci fanno Sherlock Holmes e Watson ai giorni nostri? ⠀
e con l’ambientazione, una comunità Amish.⠀
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La trama? eccola:⠀
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“Nella comunità Amish di Lakewood il tempo sembra essersi fermato a un secolo fa. ⠀
Oltre le porte del fienile ci sono sei corpi appesi a testa in giù ad una trave. ⠀
Una sera di febbraio, alle porte del villaggio, si presentano due individui in finanziera e panciotto che sostengono di essere Sherlock Holmes e John Watson, sbucati chissà come dalle pagine di vecchi romanzi. ⠀
Questa è una storia in cui ciò che sembra più strano, ha in realtà un preciso senso logico, e pian piano tutto prende forma. ⠀
Un solo dettaglio è chiaro fin dall’inizio: quelli appesi alla trave sono due morti e quattro cadaveri.”⠀
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?L’intreccio è costruito bene, tutte le domande che vi farete troveranno risposta alla fine. ⠀
150 pagine che sono volate, lette in un pomeriggio, senza riuscire a staccarmi.⠀
I personaggi sono talmente ben caratterizzati che in alcuni punti mi è sembrato di stare all’interno di un romanzo di Doyle.⠀
Al finale è perfetto e congeniato benissimo segue un altro colpo di scena, perché nulla è mai come appare.⠀
Notevole anche la postfazione in cui vengono precisati alcuni dettagli medici. ⠀
Lo stile è brillante e scorrevole. I brevi capitoli hanno ciascuno un titolo enigmatico ma che viene sempre spiegato.⠀
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Ringrazio @ram_garzon3 per la copia e per aver scritto questo libro a cui auguro di essere conosciuto da più persone possibili perché ne vale la pena!⠀
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? Vi piacciono i gialli? Quale è il vostro autore preferito?
Il titolo di questo libro è un enigma molto intrigante!
Per quanto riguarda i gialli classici “alla Sherlock Holmes” non fanno troppo per me, non sopporto non riuscire ad avere appigli per cercare di arrivare alla soluzione e dover aspettare la spiegazione del grande investigatore che invece aveva capito tutto dall’inizio. Preferisco quelli più sul thriller, nei quali spesso non arrivo lo stesso alla soluzione, ma almeno mi sento più coinvolta e al passo con il protagonista che ne sa quanto me ?
Riconosco però la bravura degli autori che hanno segnato la storia dei gialli, semplicemente non ci siamo trovati.
Ma molti gialli classici ti danno indizi per arrivare alla soluzione. Ad esempio Agatha Christie